Non ci sono dubbi. Quando si pensa alla città di Roma non si può che ritenerla simbolo del Bel Paese e dell’italianità felliniana da Dolce Vita (che tanto piace agli stranieri). Lo sa bene la Cantina San Marco di Frascati, che nel 2012 è stata una delle poche cantine della regione ad adottare l’evocativa Doc Roma, un’etichetta che senza dubbio favorisce l’esportazione già forte in ben 42 Paesi esteri. L’introduzione di questa nuova Doc ha destato tuttavia non poche polemiche, in quanto ritenuta da molti una mera scelta di marketing e non la ragione di tutela di un determinato prodotto. L’ingresso di una nuova denominazione è solitamente motivo di crescita per un territorio: ogni azienda può fregiarsi di un “riconoscimento” che le permette di stabilire un target di qualità e soprattutto di acquisire un importante elemento distintivo. Dal canto suo poi il Lazio è una regione che necessita sicuramente di una forte rivalutazione del territorio vitivinicolo e di una maggiore fetta di individualità nel mondo del vino italiano.
Per celebrare questa “neo Doc” - ma anche per ricordare la vittoria della squadra di calcio capitolina di qualche giorno fa - è stato scelto e servito durante l’ultima puntata de La Partita Perfetta**, Romae 2012, blend di Montepulciano e Sangiovese dell’azienda frascatana. A degustarlo, insieme ai conduttori del programma, un romano d’adozione e grande appassionato di cucina e vino: Giampiero Mancini (ricorderete sicuramente l’attore pescarese nei panni di uno squinternato presentatore “esperto di vino” nel programma Bollicine Sotto Torchio di Sky, ma anche protagonista, con alcuni giocatori della Roma, dello spot di un celebre brand automobilistico). Romae si presenta bene: colore rubino molto vivace e naso molto energico con forti note di amarena, ciliegia, more selvatiche e nocciole leggermente tostate; in bocca mostra buon corpo e una perfetta corrispondenza gusto-olfattiva. Come secondo “suono” della nostra triade potremmo scegliere un consueto abbacchio a scottadito, ma per rimanere nel clima da Antica Roma, e per sfidare i più temerari in cucina, suggeriamo una tradizionale ricetta scovata all’interno del De Re Coquinaria di Apicio (III sec. a.C.): l’Haedum Particum (capretto partico). Uno sfiziosissimo piatto cucinato con ruta, cipolla, santoreggia, prugne di Damasco snocciolate e “bagnato con vino rosso bollente”.
Come terzo elemento abbiamo scelto l’album di esordio di un “cantante Doc” che di Roma, in tutti i suoi aspetti, ne ha scritto, parlato e cantato davvero tanto, Antonello Venditti. Pochi forse conoscono l’album Theorius Campus (1972), che vede accanto al cantautore romano un altro maestro della canzone italiana d’autore, Francesco De Gregori.
Il disco risulta un po’ “disorganizzato” - una specie di “sound-check” di ciò che avverrà negli anni successivi - ma porta in grembo uno dei brani più belli che siano mai stati composti in onore della città eterna: Roma Capoccia, scritto da un Venditti ancora adolescente. In copertina troviamo infine la bellissima “Ofelia”, personaggio della famosa tragedia di Shakespeare, dipinta da Dante Gabriele Rossetti.
Il vino
Romae (Roma Doc) delle Cantine San Marco
Via di Mola Cavona 26/28
00040 Frascati (RM)
www.sanmarcofrascati.it
Il piatto
Un tradizionale capretto partico
La selezione musicale
Antonello Venditti e Francesco De Gregori, Theorius Campus, RCA, 1972
Il video della puntata è visibile cliccando qui.
*Triade (trì-a-de) Accordo musicale formato da tre suoni a intervalli di terza sovrapposti.
L'accordo elementare a tre suoni, da cui derivano i più complessi, è chiamato perfetto.
Nel nostro caso, abbiamo mutuato il termine per una triade tutta nostra: vino, piatto, selezione musicale.
**La Partita Perfetta, trasmissione sportiva dedicata quasi interamente alla squadra della Roma, in onda su Gold TV ogni martedì alle ore 21, condotta da Patrick Vom Bruck e Daniele Lo Monaco.