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I Migliori Dieci Vini d’Italia secondo Bibenda 2025
Pubblicato il 23/10/2024

Come scegliere i migliori 10 vini sulle migliaia di etichette degustate per la Guida 2025?


Come ogni anno, dal 2014, in chiusura delle lavorazioni della Guida la Redazione di BIBENDA sceglie 10 vini, tra tutti quelli degustati e poi premiati con i 5 Grappoli per rappresentare la migliore qualità, ma non solo. Usando criteri che si aggiungono a quelli previsti da Scuola e Metodo di valutazione della Fondazione Italiana Sommelier, si identificano quelle etichette che hanno particolarmente colpito la sensibilità dei degustatori. 


Anche se non è mai facile scegliere solo 10 Vini su migliaia di vini degustati, anche per BIBENDA 2025, giunta ormai alla Ventisettesima Edizione, sono stati utilizzati criteri che sono andati oltre i parametri previsti dal metodo di valutazione, aggirando in qualche modo le regole imposte dal grande Émile Peynaud, il maestro di ogni Sommelier, il quale asseriva che il degustatore è estremamente influenzabile. Pertanto, alcune suggestioni andrebbero evitate, certe sensibilità dovrebbero essere ignorate. Regole che non vengono applicate nel caso eccezionale dei 10 Vini dell’anno, scelti proprio sulla base delle sensazioni che hanno suscitato. Etichette che restano nella mente, nell'anima e nel cuore. Vini che non si dimenticano.
 

Da Nord a Sud, i 10 MIGLIORI VINI DI BIBENDA 2025


Dalla Val d’Aosta Sopraquota 900 2022, un bianco da uve Petite Arvine coltivate a oltre 900 metri di quota. Firmato da Luca D’Attoma, enologo  alpinista, per l’azienda Rosset Terroir


In Lombardia il Franciacorta Brut Teatro Alla Scala 2020 dell’azienda Bellavista di Vittorio e Francesca Moretti affiancata nella conduzione enologica da Richard Geoffroy, celebre Chef de Cave di Dom Pérignon.


Dalla Toscana un bianco inaspettato firmato da Barbara Tamburini, enologa di grandi rossi che da tempo si cimenta nella realizzazione di bianchi altrettanto grandi. Oggi il Vermentino 2022 per Gualdo del Re è tra i primi dieci vini d’Italia.


Marilisa Allegrini in Toscana nella sua azienda Poggio al Tesoro con il vino dedicato all’amato fratello Bolgheri Superiore Dedicato A Walter 2020. Enologo Christian Coco.


Dalle Marche l’azienda Oasi degli Angeli con  il Kurni 2022, da uve Montepulciano, creato da Marco Casolanetti, autore di vini carismatici. 


Dal Lazio il Piglio Superiore PerEmilia 2022, un biotipo di Cesanese di Affile, firmato da Anton Maria Coletti Conti, patron e enologo dell’azienda, dedicato alla moglie Emilia. 


Poggio Le Volpi da Monte Porzio Catone con Donnaluce 2023, a base di Malvasia del Lazio, creato dal patron ed enologo Felice Mergè. 


Da Velletri l’azienda Colle di Maggio di Giorgia Bagaglini, con Lunapigra 2021, da uve Chardonnay e Fiano, firmato dall’enologo Angelo Giovannini. 


Dalla Campania l’Aglianico del Taburno Safinos 2020, firmato dal grande Franco Bernabei, qui affiancato dal figlio Marco, per l’azienda Il Poggio di Carmine Fusco.


Dalla Sicilia l’Etna Rosso Prefillossera 2021 dell’azienda Palmento Costanzo della famiglia Costanzo, Nicola Centonze, enologo di profonda esperienza nella produzione dell’Etna.
 

I Migliori Dieci Vini d’Italia secondo Bibenda 2025
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