Si è svolto a Roma, presso la Sede Centrale della Fondazione Italiana Sommelier il 43° Forum della Cultura del Vino, dell’Olio e dei Prodotti della Terra, per celebrare lo storico traguardo del Consorzio del Chianti Classico che ha festeggiato i suoi primi 100 anni.
Un evento che celebra 100 anni è sempre un momento di emozioni grandi. Ma questo del Chianti Classico ancora più per la Fondazione Italiana Sommelier che ama questo vino speciale di Toscana, Terra benedetta dal Signore, della quale racconta le mille zone di eccellenza.
Il 43° Forum della Cultura del Vino, dell’Olio e dei Prodotti della Terra ha voluto celebrare questa ricorrenza, dedicando a questo importante compleanno un’intera giornata all’insegna di interventi e degustazioni. Il grande banco d’assaggio, aperto al termine del Convegno, ha visto la partecipazione di 73 aziende produttrici di Chianti Classico. Alle ore 16 un Seminario è stato dedicato all’Olio Extravergine di Oliva Chianti Classico e alle 20 un altro Seminario è stato dedicato al Chianti Classico Gran Selezione.
La mattinata è stata scandita da una serie di importanti interventi. Giovanni Manetti - Presidente Consorzio del Vino Chianti Classico ci ha raccontato l’emozione e l’orgoglio di essere stato ricevuto al Quirinale dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Queste le sue parole:
In questo anno così significativo per il nostro Consorzio sono grato alle istituzioni, che ci accompagnano nel nostro lavoro quotidiano e che quest’anno hanno voluto dedicare attenzione alla nostra realtà, a partire dalla più alta carica dello Stato Italiano, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale mi ha incontrato mostrando rara sensibilità e approfondita conoscenza dei temi a noi cari.
Giovanni Manetti, in rappresentanza di tutti i produttori del Gallo Nero, ha portato in omaggio al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella il libro sulla storia del Consorzio “Sulle Tracce del Gallo Nero” e un'elegante cassetta con tre bottiglie di Chianti Classico, scelte per celebrare la sua carriera istituzionale e la dedizione e l'impegno di una vita spesa al servizio del nostro Paese.
Nello specifico la cassetta conteneva tre bottiglie di Chianti Classico, rappresentative di tre annate importanti: 1983, 2015 e 2022.
1983 è stato l’anno dell'elezione di Sergio Mattarella a Deputato della Repubblica Italiana; 2015 è l’anno del primo mandato come Presidente della Repubblica Italiana e 2022 è l’anno del secondo mandato come Capo dello Stato.
Giovanni Manetti ha poi affrontato il tema I nostri primi 100 anni insieme, riflettendo sui primi 100 anni di storia condivisa dai Produttori del Consorzio. Durante il suo intervento ha sottolineato quanto segue:
Unire le forze, stare insieme per condividere sogni e anche problemi sono ancora atteggiamenti attualissimi e vincenti per affrontare le sfide di oggi, dal cambiamento climatico ai rischi della globalizzazione dei mercati.
Con grande piacere abbiamo accolto la partecipazione entusiasta del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
Nel suo intervento, il Ministro ha espresso la sua gratitudine a Giovanni Manetti e Franco M. Ricci per l'ospitalità che la Fondazione Italiana Sommelier gli riserva da sempre. Ha inoltre manifestato profonda stima per il mondo della produzione vinicola italiana, che ha avuto l'opportunità di conoscere sin dall’inizio del suo mandato, proprio grazie alla Fondazione Sommelier che ha promosso fin dall'inizio l'incontro del Ministro con i produttori italiani durante la Cena di Presentazione della Guida Bibenda, un evento che riunisce oltre 1000 produttori ogni anno per celebrare l'eccellenza del vino italiano.
Il 43° Forum della Cultura del Vino, dell’Olio e dei Prodotti della Terra è continuato con gli interventi di diversi nomi illustri del panorama vitivinicolo italiano.
Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi - Presidente Federdoc, ha parlato del ruolo strategico dei Consorzi nella tutela e valorizzazione del Prodotto Italiano.
Questi i temi del suo intervento:
L’inizio di tutto fu l’origine, la lungimiranza dei produttori nel volerla affermare e difendere, il sapersi unire in Consorzi che nei decenni hanno fatto la storia del vino italiano, oggi a loro volta insieme in Federdoc. Perché l’unione fa la forza.
Giuseppe Mazzocolin – Produttore in Fèlsina ha parlato della rivoluzione di fine anni '70 e la svolta verso l'eccellenza.
Questi i temi del suo intervento:
E qualcuno un giorno iniziò a parlare di terroir, di una più rigorosa selezione in vigna, di diverse basi ampelografiche. Era la fine degli anni '70, iniziava la Chianti Classico revolution che ha stabilizzato oggi il Gallo Nero nel Gotha dell'enologia mondiale.
Angela Fronti – Produttrice a Istine ha parlato della new (wine) wave del Gallo Nero
Questi i temi del suo intervento:
Tornano da esperienze all'estero, riscoprono e rivitalizzano vecchie proprietà di famiglia, credono nel Sangiovese. La nuova generazione del Gallo Nero si prepara a prendere il testimone con idee fresche e vini importanti.
Carlotta Gori - Direttore del Consorzio Vino Chianti Classico ha parlato della Viticoltura come custode del territorio
Questi i temi del suo intervento:
Gestire la viticoltura di qualità preservando il territorio. Il Consorzio Vino Chianti Classico lancia un nuovo protocollo di sostenibilità per proporre sempre più i produttori come custodi del territorio.
Alessandro Masnaghetti - MAP MAN ha parlato del Territorio
Questi i temi del suo intervento:
Osservare, approfondire, raccontare anni di ricerca e analisi sul territorio. Il “map man” autore dell’Atlante dei vigneti e delle UGA Chianti Classico e l’importanza della sintesi tra scienza, cultura ed esperienza sul campo nel racconto dei territori.
Carlo Cambi – Giornalista ha parlato del Chianti Classico, il Potere del Vino, un Vino di Potere
Questi i temi del suo intervento:
Un excursus storico di come il Chianti Classico abbia influito sulla storia di Toscana e d'Italia e abbia cambiato in meglio le condizioni di vita della gente determinando anche tra i contadini la nascita di un’aristocrazia dei campi.
Francesco Trimani - Enoteca Trimani Roma ha parlato dei 100 anni di Chianti Classico in Enoteca
Questi i temi del suo intervento:
In prima linea contro gli eno-blockbuster, gli ambasciatori di eccellenze e nuovi territori dove si va per conoscere e farsi consigliare: l'enoteca. Uno sguardo privilegiato sul Gallo Nero che dura da oltre un secolo.
Il 43° Forum della Cultura del Vino e dell’Olio “Cento anni del Consorzio del Chianti Classico” si è concluso con l’intervento del Presidente della Fondazione Italiana Sommelier Franco M. Ricci.
Questo il suo intervento:
Presidente carissimo,
Produttori presenti e quelli che sono rimasti a casa.
Oggi il Chianti Classico fa festa. Una festa importante, non soltanto perché il suo Consorzio compie 100 anni ma anche perché li aggiunge ai precedenti 208. E ne fa 308.
Insomma la lontananza del tempo che aiuta a far ragionare giovani e meno giovani, a dare un segnale di longevità di una qualità che conta 308 stagioni, diversità e qualità incluse.
Il colmo della ricchezza, diceva Roberto Gervaso, è avere miliardi in banca e neppure una lira in tasca.
La ricchezza della vigna è proprio la banca con il valore di un Vino che sta lì su quella Terra che voi tutti Produttori amate e che oggi ci avete regalato un pezzo del vostro amore per lei.
L'abnegazione è una dedizione caparbia, di cui è capace soprattutto chi ama.
Sembra impossibile che oggi abbiamo questa storia consolidata di un vino che ha fatto il giro del mondo ed è qui con i Produttori, veri artefici dell'esistenza di questo miracolo del Signore.
Sembra impossibile che il tempo abbia scritto una storia che oggi ci fa leggere 254 etichette diverse di grande qualità sulla nostra BIBENDA 2025 in uscita tra pochi giorni.
La nostra storia ha 60 anni, abbiamo raccontato questa Cultura ed abbiamo reso possibile che, con competenza, hanno assaggiato questo vino almeno due milioni di persone che hanno fatto il nostro percorso. E che hanno detto è buono.
Non abbiamo usato il linguaggio dell'Enologo, che sapientemente ha realizzato il vino della storia, abbiamo utilizzato il linguaggio delle emozioni, siamo andati oltre la qualità organolettica, lo abbiamo raccontato con cuore e mente fino a farne un matrimonio d'amore con il cibo.
Strada facendo i nostri Sommelier hanno conquistato il ruolo di terzo polo, dopo i Produttori e gli Enologi hanno raccontato, nominato, narrato, quasi recitato, con scuola e metodo per far capire i perché.
Sfogliando un vecchio album di fotografie ne ho visto una in cui Gino, Luigi Veronelli mi spiegava quanto impegno la terra toscana metteva al servizio del Chianti Classico, quanto quei contadini erano amati da lui con stima immensa.
Quella foto, in bianco e nero, non mi fa sentire mai il tempo che passa.
Presidente carissimo, ti ringrazio di aver scelto questa Scuola di Alta Formazione per celebrare questo centenario, ti ringrazio perché al di là dell’amicizia che ci lega da anni, hai dato un segno che non dimenticheremo mai: regalare al Chianti Classico un lusso senza compromessi.
La giornata è proseguita con il grande banco d’assaggio delle 73 aziende di Chianti Classico che hanno messo in degustazione tutta la loro produzione e la realizzazione di due seminari dedicati all’olio DOP del Gallo Nero e al Chianti Classico Gran Selezione.
Il Seminario sull'Olio Extravergine di Oliva Chianti Classico
Il Seminario sul Chianti Classico Gran Selezione