Difficile dare una definizione chiara della differenza che intercorre tra vini naturali e vini biologici, due accezioni spesso erroneamente interscambiabili e che destano molta confusione. Partendo dal fatto che la dicitura “vino naturale” non dà alcuna sicurezza sulle modalità di coltivazione o vinificazione - né tanto meno sulla qualità del prodotto ottenuto - possiamo dire che ogni cantina ha la propria idea e i propri parametri per definire un prodotto in questi termini, contribuendo, appunto, a non orientare l’utente nella giusta direzione. Con il termine “giusta direzione” non vogliamo certo stabilire quale sia il tipo di coltivazione più corretto, o quale sia il prodotto di classe superiore - esistono aziende che non fregiandosi di tale titolo producono ugualmente vini di altissima qualità e viceversa - ma diciture come “vino naturale”, oltre al nebuloso concetto del non utilizzo di pesticidi o diserbanti (di cui non si sa mai né la tipologia né l’effetto sulla vigna) non dicono altro. Cosa diversa avviene per i vini cosiddetti biologici, i quali costringono il produttore al rispetto di severe regolamentazioni e controlli di certificazione da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, sottoponendosi così a regolari ispezioni e prelievi di campioni per escludere qualsiasi contaminazione non ammessa dalle norme vagliate dalla Comunità Europea.
La realtà vitivinicola descritta questa settimana nel salotto de La Partita Perfetta** è stata la prima in Italia a vantare la dicitura di produzione di vino da uva biologica nel 1985 (diventata regolamento CEE n° 2092 del 1991) da parte dell’A.I.A.B. (Associazione Italiana Agricoltura Biologica): Tenuta San Vito. L’azienda nasce nel 1960 tra i verdissimi Colli Fiorentini, terre ricche di argilla e tufo, perfette per la coltura biologica di qualsiasi tipologia; i numerosi ettari della Tenuta ospitano infatti anche una significativa produzione di Olio Extra Vergine d’Oliva di alta gamma nelle tipologie Frantoio, Moraiolo, Leccino e Pendolino.
Che i produttori toscani siano attenti alla vigna e alla sua salute non è certo una novità. Nel 2007 un produttore della Val D’Orcia, pur di coccolare i propri filari ha installato un sistema audio di altissima qualità per “nutrire” l’uva con le composizioni di Mozart e Vivaldi. Lo stravagante progetto dell’avvocato Cignozzi porta il nome di “Suono&Vigna” ed è stato realizzato grazie al supporto delle Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze e dell’Università di Pisa in collaborazione con Bose. La nota azienda di sound design ha fornito 53 diffusori - resistenti a qualsiasi agente atmosferico - posizionati 50 cm sopra la linea delle vigne e direzionati verso il basso. Il risultato? La fogliazione sarebbe aumentata e cresciuta in larghezza del 50%, mentre i grappoli sarebbero maturati in anticipo preservati da ogni tipo di parassita e muffa.
Sebbene gli italiani siano un popolo molto fantasioso, dobbiamo tuttavia svelare che l’idea è venuta prima ai viennesi Thomas Koeberl e Markus Bachmann, i quali sostengono che la musica della Prima Scuola di Vienna, e di Mozart in particolare, porterebbe benefici straordinari sul mosto durante la fermentazione; nello specifico, la Sinfonia n. 41 di W.A. Mozart, farebbe abbassare il valore zuccherino e aumentare la glicerina. La notizia sembra strampalata, ma ci piace comunque immaginare che il vino possa trarre giovamento dalla musica del genio viennese; certo è poi che ascoltare buona musica durante una cena ci fa godere meglio sia del vino che del cibo che stiamo assaggiando. La triade di questa settimana non può quindi che realizzarsi con la Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551 di Mozart mentre degustiamo Madiere, il blend di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot di Tenuta San Vito. Al naso è ricco di mora selvatica, ribes, liquirizia, cuoio e una tenue nota di macchia marina; in bocca è molto avvolgente con un tannino deciso ma piacevolissimo. Perché non concludere con una tipica bistecca alla fiorentina con contorno di patate al forno croccanti.
Il vino
Rosso Igt, Madiere 2011
Tenuta San Vito
Via San Vito, 59
50056 Montelupo Fiorentino (FI)
www.san-vito.com
Il piatto
Una tipica bistecca alla fiorentina con contorno di patate al forno croccanti.
La selezione musicale
Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551, nota anche come Jupiter.
*Triade (trì-a-de) Accordo musicale formato da tre suoni a intervalli di terza sovrapposti.
L'accordo elementare a tre suoni, da cui derivano i più complessi, è chiamato perfetto.
Nel nostro caso, abbiamo mutuato il termine per una triade tutta nostra: vino, piatto, selezione musicale.
**La Partita Perfetta, trasmissione sportiva dedicata quasi interamente alla squadra della Roma, in onda su Gold TV ogni martedì alle ore 21, condotta da Patrick Vom Bruck e Daniele Lo Monaco.