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Notti da brividi
Abbiamo voluto dare voce a chi oggi in Italia sta facendo i conti con il gelo di queste ore. Siamo al loro fianco, solidali, con affetto.
Pubblicato il 21/04/2017
la vite gelataQuesta la testimonianza di Gianluca Morino di Cascina Garitina, uno dei tanti vignaioli che stanno soffrendo di questo colpo di coda dell’inverno, a riprova delle difficoltà che i produttori sono costretti ad affrontare ad ogni annata.
 
“Quello che è successo in Piemonte in queste 3 notti è sicuramente un evento meteo eccezionale tanto che mio padre 71 enne non ne ha memoria.

Un tempo le gelate erano forse più frequenti di ora ma, di solito, colpivano le quote più pianeggianti e gli appezzamenti di fondovalle.

Il 19 Aprile invece si è verificato un fenomeno strano, dove le gelate non hanno colpito in modo netto i fondovalle ma, spesso, il freddo è risalito lungo i versanti della collina arrecando danni anche a quote di 300 m slm.

Il 20 ed il 21 Aprile invece le gelate sono ritornate negli areali abituali quindi distruggendo i vigneti che era stati graziati la notte prima.

Per cui la situazione è complessa, a macchia di leopardo, ed interessa cultivar diverse perché, se nelle zone più basse si sono impiantati i Pinot Nero, i Moscato, e gli Chardonnay danneggiati il 20 ed il 21, la Barbera è stata più colpita il 19 anche perché è una varietà molto sensibile al freddo anche a seguito di uno sviluppo vegetativo eccezionale con molta vegetazione ma tenera.

Quasi tutti i vignaioli della zona sono stati colpiti, da chi ha un 10% a chi ha punte del 30 o 40% di danno aziendale, ma, ripeto, non così facile fare stime e calcolo ettari.
 
 
La vite gelata
La vite gelata
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