Dal Friuli Venezia Giulia Zorzettig
Pubblicato il 01/12/2023
Zorzettig Eleganza Friulana
Il buon senso…. Il vigneto
Una degustazione affascinante presentata da Annalisa Zorzettig, proprietaria dell’Azienda, accompagnata da Alan Gaddi, che cura il commerciale e non solo, e da Antonio Noacco, agronomo appassionato del suo lavoro. A curare gli onori di casa il nostro docente Paolo Lauciani.
Tre Friulani orgogliosi di esserlo, fieri della loro appartenenza e consapevoli di essere custodi di un bene prezioso: la terra, quella ponca che tanto sa regalare ai vini. Proprio Annalisa parla del suo vino come di un bene prezioso da tutelare attraverso il rispetto dell’ambiente e quindi del territorio. Sostenibilità, biodiversità, lotta integrale, sono alla base della sua filosofia di vita.
Si chiama Myò, che in friulano vuol dire mio, la linea classica presentata in questa degustazione. Il nome è stato suggerito da un’antica poesia, intitolata Myò, scritta da un anonimo contadino nel 1380, che racconta della sua grande felicità per il ricco raccolto delle sue amate coltivazioni, tanto da paragonarlo all’amore della sua amata. Un’altra curiosità raccontata da Annalisa è legata alle etichette scelte per la linea Myò: un calice capovolto che racchiude un animaletto, una tenera simbologia che vuole mostrare come la natura protegga le sue creature.
Si chiama Myò, che in friulano vuol dire mio, la linea classica presentata in questa degustazione. Il nome è stato suggerito da un’antica poesia, intitolata Myò, scritta da un anonimo contadino nel 1380, che racconta della sua grande felicità per il ricco raccolto delle sue amate coltivazioni, tanto da paragonarlo all’amore della sua amata. Un’altra curiosità raccontata da Annalisa è legata alle etichette scelte per la linea Myò: un calice capovolto che racchiude un animaletto, una tenera simbologia che vuole mostrare come la natura protegga le sue creature.
La degustazione si apre con il Friuli Colli Orientali Ribolla Gialla Myò Vigneti di Spessa 2021. Giallo luminoso con pennellate dorate, colpisce la nota agrumata, di mandarino ben maturo e pesca, poi lavanda e erbe di macchia. Minerale, di forte personalità e lunga persistenza. Sintesi perfetta tra eleganza, finezza, pulizia. Insalatina di spinaci freschi, croutons di mais di mortegliano e gamberoni dell alto adriatico / Tempura croccante di salvia.
Segue il Friuli Colli Orientali Pinot Bianco Myò Vigneti di Spessa 2021. Oro verde. Ben integrato lo spettro olfattivo: muschio, lavanda, erbe di macchia, poi glicine, pesca a polpa bianca e pera, pepe bianco. Sorso dinamico, fresco, persistente. Un Pinot Bianco con una precisa identità friulana e una notevole capacità di potere invecchiare. Classico con i fasolari crudi di marano lagunare, intrigante con i cjarsons friulani.
A seguire il Friuli Colli Orientali Friulano Vigneti di Spessa 2021. Vitigno di non facile coltivazione, con oltre tre secoli di storia. Colpisce subito la sua intensità olfattiva, più marcata che nei precedenti vini. Regala profumi di pera, mandorla, erba di sfalcio, poi fiori gialli, camomilla. Vino complesso, di carattere e sostanza. Antipasti e salumi friulani; frittatina alle erbe / Imperdibile abbinamento con spaghettoni alla grancevola dell’adriatico, pinoli tostati e rucola.
L’agronomo sottolinea la somiglianza di questo vitigno al carattere dei Friulani: poche parole ma notevole capacità di decidere. Infatti, aggiunge, a volte lascia meno di 24 ore per decidere di vendemmiarlo, perché è in grado di virare e cambiarie in così poco tempo la sua acidità.
Il quarto vino proposto è il Friuli Colli Orientali Malvasia Istriana Myò Vigneti di Spessa 2021. Lucente paglierino, ampio ventaglio olfattivo, susina e pesca tabacchiera, glicine, biancospino, poi timo e erbe spontanee. La netta sapidità viene equilibrata da una notevole componente glicerica. Corretta la corrispondenza gusto olfattiva. Le uve provengono da un vigneto piantato nel 1936!! Sformatino alla crema di montasio / Radicchi d’inverno con rombo marinato al santonego e sale di pirano.
Non poteva mancare un Sauvignon, un alloctono dall’anima friulana. Il Friuli Colli Orientali Sauvignon Myò Vigneti di Spessa 2021, dai tipici riflessi verdolini, sentori erbacei, bosso e foglia di pomodoro, salvia, poi fiori di sambuco e glicine. Balsamico e cremoso, mostra una chiusura prolungata, decisamente sapida, salina. Scampi alla buzara / Pasta blecs con asparago selvatico e zabaione al kren rafano.
Last but not least viene presentato il Friuli Colli Orientali I Fiori di Leonie Myò Vigneti di Spessa 2021. Questo vino, uvaggio di Pinot Bianco, Friulano e Sauvignon, rappresenta per Annalisa il vino del cuore. Dedicato a Leonie, la sua nipotina di otto anni, che ha trascorso la sua infanzia in vigna raccogliendo fiori e piantine, è testimone della trasmissione delle conoscenze, della tradizione rivisitata con occhi moderni. Questo vino è la sintesi dei profumi già avvertiti negli assaggi precedenti: fiori bianchi e gialli, uva spina, leggera nota caseica, netto timbro minerale, incisività salina, lunga persistenza. Crema di patata rossa, zafferano e filettino di branzino / Trota affumicata di san daniele / Capasanta gratinata al grano verna.
Proseguiamo poi con due vini rossi, entrambi autoctoni. Il Friuli Colli Orientali Refosco dal Peduncolo Rosso Myò Vigneti di Spessa 2018. Varietà storica, coltivata ovunque in Friuli. Affascina l’intensità cromatica e la luminosità. Frutti rossi maturi, viola, speziatura delicata, corteccia, tabacco, sottobosco, grafite, felce. Un tannino ben coeso e una dinamica freschezza sono le sue note caratteristiche. Lombatina di maiale al miele e noci con erbette rosse / Gnocco ripieno alla ricotta fumé, ceci e aglio di resia.
Il Friuli Colli Orientali Pignolo Myò Vigneti di Spessa 2015. La storia di questo vitigno è quasi leggenda e si perde nella notte dei tempi. Ha rischiato, nel secolo scorso, l’estinzione, perché è un vitigno che avendo una modesta produttività è poco redditizio. Quindi mentre in molti terreni veniva espiantato, il papà di Annalisa fece piantare due ettari. Una follia allora, una fortuna oggi! Il vino, ancora giovane, offre note fruttate fresche di ribes e more, una buona acidità che gli consente di crescere e invecchiare. Cotechino fritto, verzette ripassate con spuma alla senape e mela / Gulasch.
Dulcis in fundo il Friuli Colli Orientali Verduzzo Friulano, che si apre su note eleganti di albicocca disidratata, caramella d’orzo, miele. Pur avendo un residuo zuccherino piuttosto elevato, 120 gr/litro, non risulta stucchevole, mostra vitalità e dinamismo e una leggera sapidità che ne accresce la piacevolezza. Sfoglia di cioccolato fondente e croccante di biscotto con farina di vinaccioli e uva passita / Frittelle di mela e cannella.
Segue il Friuli Colli Orientali Pinot Bianco Myò Vigneti di Spessa 2021. Oro verde. Ben integrato lo spettro olfattivo: muschio, lavanda, erbe di macchia, poi glicine, pesca a polpa bianca e pera, pepe bianco. Sorso dinamico, fresco, persistente. Un Pinot Bianco con una precisa identità friulana e una notevole capacità di potere invecchiare. Classico con i fasolari crudi di marano lagunare, intrigante con i cjarsons friulani.
A seguire il Friuli Colli Orientali Friulano Vigneti di Spessa 2021. Vitigno di non facile coltivazione, con oltre tre secoli di storia. Colpisce subito la sua intensità olfattiva, più marcata che nei precedenti vini. Regala profumi di pera, mandorla, erba di sfalcio, poi fiori gialli, camomilla. Vino complesso, di carattere e sostanza. Antipasti e salumi friulani; frittatina alle erbe / Imperdibile abbinamento con spaghettoni alla grancevola dell’adriatico, pinoli tostati e rucola.
L’agronomo sottolinea la somiglianza di questo vitigno al carattere dei Friulani: poche parole ma notevole capacità di decidere. Infatti, aggiunge, a volte lascia meno di 24 ore per decidere di vendemmiarlo, perché è in grado di virare e cambiarie in così poco tempo la sua acidità.
Il quarto vino proposto è il Friuli Colli Orientali Malvasia Istriana Myò Vigneti di Spessa 2021. Lucente paglierino, ampio ventaglio olfattivo, susina e pesca tabacchiera, glicine, biancospino, poi timo e erbe spontanee. La netta sapidità viene equilibrata da una notevole componente glicerica. Corretta la corrispondenza gusto olfattiva. Le uve provengono da un vigneto piantato nel 1936!! Sformatino alla crema di montasio / Radicchi d’inverno con rombo marinato al santonego e sale di pirano.
Non poteva mancare un Sauvignon, un alloctono dall’anima friulana. Il Friuli Colli Orientali Sauvignon Myò Vigneti di Spessa 2021, dai tipici riflessi verdolini, sentori erbacei, bosso e foglia di pomodoro, salvia, poi fiori di sambuco e glicine. Balsamico e cremoso, mostra una chiusura prolungata, decisamente sapida, salina. Scampi alla buzara / Pasta blecs con asparago selvatico e zabaione al kren rafano.
Last but not least viene presentato il Friuli Colli Orientali I Fiori di Leonie Myò Vigneti di Spessa 2021. Questo vino, uvaggio di Pinot Bianco, Friulano e Sauvignon, rappresenta per Annalisa il vino del cuore. Dedicato a Leonie, la sua nipotina di otto anni, che ha trascorso la sua infanzia in vigna raccogliendo fiori e piantine, è testimone della trasmissione delle conoscenze, della tradizione rivisitata con occhi moderni. Questo vino è la sintesi dei profumi già avvertiti negli assaggi precedenti: fiori bianchi e gialli, uva spina, leggera nota caseica, netto timbro minerale, incisività salina, lunga persistenza. Crema di patata rossa, zafferano e filettino di branzino / Trota affumicata di san daniele / Capasanta gratinata al grano verna.
Proseguiamo poi con due vini rossi, entrambi autoctoni. Il Friuli Colli Orientali Refosco dal Peduncolo Rosso Myò Vigneti di Spessa 2018. Varietà storica, coltivata ovunque in Friuli. Affascina l’intensità cromatica e la luminosità. Frutti rossi maturi, viola, speziatura delicata, corteccia, tabacco, sottobosco, grafite, felce. Un tannino ben coeso e una dinamica freschezza sono le sue note caratteristiche. Lombatina di maiale al miele e noci con erbette rosse / Gnocco ripieno alla ricotta fumé, ceci e aglio di resia.
Il Friuli Colli Orientali Pignolo Myò Vigneti di Spessa 2015. La storia di questo vitigno è quasi leggenda e si perde nella notte dei tempi. Ha rischiato, nel secolo scorso, l’estinzione, perché è un vitigno che avendo una modesta produttività è poco redditizio. Quindi mentre in molti terreni veniva espiantato, il papà di Annalisa fece piantare due ettari. Una follia allora, una fortuna oggi! Il vino, ancora giovane, offre note fruttate fresche di ribes e more, una buona acidità che gli consente di crescere e invecchiare. Cotechino fritto, verzette ripassate con spuma alla senape e mela / Gulasch.
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Zorzettig
Via Strada Sant'Anna, 37 Fraz. Spessa
33043 Cividale del Friuli UD
Tel. 0432 716156
info@zorzettigvini.it
www.zorzettigvini.it
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