I Custodes Laureti sono nati nel 2019 su ispirazione di Francesco Paolo Valentini, che ha chiamato attorno a sé altre cinque cantine del territorio – Amorotti, Ciavolich, De Fermo, Talamonti e Torre dei Beati – per sventare una grave minaccia di industrializzazione selvaggia di aree agricole di altissimo pregio. Nel corso di pochi anni, questa rete d’impresa è diventata un unicum in Italia, concretizzando l’idea di tutelare e valorizzare il proprio territorio in un modo nuovo. Raro esempio di associazionismo virtuoso in agricoltura (e, oserei dire, non solo…), ha saputo portare avanti battaglie e progetti per la rinascita del territorio sul piano agronomico, culturale, sociale e artistico – vedasi il contributo allo sviluppo della Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino – investendo anche nel sociale con progetti destinati alle scuole, come passeggiate ecologiche, orti didattici ed eventi per far conoscere le antiche tradizioni contadine. Perché tutto questo fosse sostenuto anche dalla politica, i Custodes si sono messi al servizio dei cittadini ideando e sostenendo la Lista Civica Loreto 2030, composta dal gruppo di giovani che oggi amministra il paese. Il contribuito che i Custodes Laureti lasceranno nel tempo è quello di un’imprenditoria abile e intelligente, che ha messo da parte l’interesse personale per dare il via alla buona pratica della “restituzione al territorio”, attuata con la valorizzazione del luogo che ha dato loro la sostanza fondamentale a intraprendere e far crescere la propria attività imprenditoriale.
La sinergia con il Gal Terre Pescaresi è nata nel 2020, quando i Custodes, nell’ambito del PSL 2014-2020, si sono fatti promotori della nascita della Comunità di Prodotto e Territorio “In Vino Lauretum”, che ha unito numerosi attori verso la definizione di una strategia condivisa di promozione del territorio. Nel 2023 una rinnovata collaborazione tra i Custodes e il Gal ha dato il via al progetto del libro “Le Contrade del Vino di Loreto Aprutino”, scritto da Gabriele Valentini, ricercatore presso l’Università di Bologna, opera che rappresenta un censimento del territorio da un punto di vista viticolo, in un’ottica di creazione di valore globale, che permetta di comunicare il vino, il terroir e il loro radicamento nella storia della comunità.
“Le Contrade del vino di Loreto Aprutino” è l’analisi del territorio di uno dei più rinomati borghi d’Abruzzo per attività viticola. Una prima sezione è dedicata a un’indagine geo-pedologica e climatica, parametri fondanti per la definizione del concetto di terroir, e comprende un accurato studio delle ultime 50 vendemmie. Nella seconda sezione l’autore riporta i risultati di una ricerca triennale da lui condotta e coordinata. Si tratta di un inquadramento geo-morfologico, pedologico e climatico delle contrade vitate a sud del fiume Tavo. Il volume si conclude con la suddivisione del territorio in 4 unità di paesaggio, punto di arrivo della ricerca e punto di partenza verso la produzione di vini che siano un’espressione sempre più precisa e identitaria del luogo di origine.
Paolo Lauciani
