A venti anni di distanza da Sideways, pietra miliare e starter della filmografia di generazione Z sul vino, i nostri redattori Edoardo Campisi e Antonio Longo, che al contrario di Miles e Jack, turisti del vino un po' sprovveduti, ne ripercorrono le orme forti della loro preparazione che li ha resi protagonisti di una nuova consapevolezza in un'esperienza dalle mille sfaccettature.  

L’intera esperienza stelle e strisce è caratterizzata da una costante: miglia e miglia di strade tra paesaggi lunari e rigogliose foreste, imponenti corsi d’acqua e canyon, altissime montagne e colline dorate arse dal sole, sulle quali spicca costantemente in volo l’imponente e meravigliosa aquila, patriottico simbolo del paese che ci ospita. Il viaggio prevede la traversata degli emblematici stati dell’ovest del vino americano da nord a sud. Arrivati dalla parte nord degli States nello stato di Washington, l’avventura ha inizio da Seattle, enigmatica città circondata dal verde e da numerosi corsi d’acqua.

La prima tappa del lungo tour è Col Solare, azienda di spicco statunitense la cui proprietà è costituita da volti a noi noti. La famiglia Antinori assieme a Ted Baseler ha dato vita, dopo un lungo periodo di ricerca e studio, a un progetto eroico ed incredibile allo stesso tempo, in una zona che mai ha visto la coltivazione della vite nel passato agrario.
Siamo nella Red Mountain, una delle zone più celebri e sbalorditive, adeguata ad hoc alla produzione vitivinicola della Columbia Valley, la quale, come ci racconta Stephanie Cohen, espertissima guida che rappresenta l’azienda in qualità di capo-enologa, prende questo nome da una specifica erba dai colori rossicci che ancora cresce nell’intera area, la “Sage Brush”. Sembra di essere nel deserto e, appena finiscono gli sterminati campi coltivati a vigna, quest’erba si reimpossessa di un territorio che è suo di diritto.

I suoli sono caratterizzati da sedimenti di limo, terriccio e sabbia, derivanti da inondazioni alluvionali del Plestocene, oppure da materiali di riporto.
Sul piazzale esterno che domina le sottostanti vigne, abbiamo lungamente parlato dell’uso dell’acqua, essenziale e senza la quale non ci potrebbe essere vigna, e della presenza dei cannoni spara aria calda, fondamentali per contrastare le gelate primaverili in vigna e necessari per la vigoria della pianta. Il vento soffia costantemente, lo stesso che asciuga le vigne dalle rugiade mattutine derivanti dalle importanti escursioni termiche tra il giorno e la notte.
D’estate infatti, le temperature si attestano in questa zona tra i 14°C e i 40°C. Il regalo della proprietà a noi riservato è stata una verticale emozionante di espressioni di Cabernet Sauvignon di incredibile piacevolezza e grande struttura, in perfetto equilibrio anche in giovane età e dalla grande eleganza nelle sue sensazioni gustative, un peso massimo vestito da sera.

Vini in degustazione:

• Cabernet Sauvignon 2019 - Red Mountain 
• Cabernet Sauvignon 2020 - Red Mountain 
• Cabernet Sauvignon 2021 - Red Mountain 

Diretti verso lo stato dell’Oregon abbiamo percorso lunghissime distanze caratterizzate da sterminati paesaggi mozzafiato che rendono piccolo ogni grande uomo.
Tra morbide colline dorate e monti spigolosi si intravedono di tanto in tanto macchie verdi, delle oasi che noi immediatamente riconosciamo come rigogliose vigne, poi il paesaggio cambia, improvvisamente compaiono scheletri carbonizzati di alberi e desolata sensazione di ardente morte. Il pericolo è costante, cartelli ovunque allertano dal rischio estremo di incendio. Questa bellissima terra è incontrollabilmente pericolosa e vessata da un male che si chiama fuoco, che si scatena con incendi spontanei e dolosi. Il vento, che nel precedente caso era salubre, è stato l’incipit del focus della nostra indagine sull’evento catastrofico del 2020 che ha visto devastanti incendi e fitti banchi di fumo stazionare in determinate aree e su numerose vigne. Molte delle aziende visitate ci hanno riferito che hanno dovuto distruggere l’intero raccolto a causa delle condizioni che hanno deteriorato gli acini. 

La texture predominante dei suoli dell’Oregon è vulcanica, vista la presenza della catena montuosa delle Cascade che vede la subduzione di due placche, quella di Juan de Fuca sotto quella nordamericana. Le terre emerse dall’Oceano Pacifico, quelle che accolgono le morbide e soleggiate colline sulle quali spicca imponente e rigogliosa la vigna, non solo sono vulcaniche ma anche ricche di scheletro e conchiglie; altre, invece sono prettamente composte da scisto e quarzo, argille e sabbie, altre ancora sono di origine morenica a causa del disgelo degli ormai estinti ghiacciai. Tantissimi laghi e imponenti corsi d’acqua accompagnano, delimitano e mitigano le temperature delle montagne e del vicino oceano, ma soprattutto caratterizzano i suoli alluvionali con sabbie e ciottoli tondi delle zone di maggior attività vitivinicola. Il Columbia, il Willamette e lo Snake River sono stati compagni d’avventura nei lunghi spostamenti da un’azienda all’altra. Le temperature nel periodo primaverile-estivo oscillano tra i 14°C e i 21°C.

La seguente visita, nella parte più bassa dell’Oregon, ci vede ospiti di un nome noto dell’enologia europea, Domaine Drouhin. L’azienda transalpina su territorio statunitense racchiude in sé eleganza, stile inconfondibilmente francese e compiuta perfezione. Accolti da David Millman, presidente e CEO dell’azienda, abbiamo avuto la fortuna di vivere un’esperienza di degustazione stile boutique tra le fittissime vigne, con i vini su una barrique, rigorosamente di rovere francese, in un tiepido pomeriggio, un vero e proprio “sogno di mezza estate”! I vini? Raccontarne la magnificenza sarebbe riduttivo, calpestare quel suolo e toccare con mano grappoli, terra e rocce che regalano specificità al sorso non rende idea di quale chiurgica perfezione stilistica sia stata raggiunta.

Vini in degustazione: 

•    Rose Rock Chardonnay 2022  - Eola-Amity Hills 
•    Rose Rock Pinot Noir 2022  - Eola-Amity Hills
•    “Origine 35” Pinot Noir 2022 - Dundee Hills
•    Pinot Noir 2022 Èdition Limitée - Dundee Hills
•    “Laurène” Pinot Noir 2022 - Dundee Hills
•    Rose Rock “ Zépherine” Pinot Noir 2021  - Eola-Amity Hills
•    Chardonnay 2022 Èdition Limitée - Dundee Hills
•    “i Salud!”cvèe Pinot Noir 2005 - Willamette Valley
•    “Laurène” Pinot Noir 2010 - Dundee Hills
 

Guidando verso sud, prima di abbandonare l’Oregon e affrontare una tratta di oltre 200 miglia, arriviamo in Umpqua Valley presso Abacela Winery.
Ci accoglie il CEO Greg Jones, affermatissimo Ph.D climatologo e docente di enologia, divulgatore e uomo di scienza che ha ereditato la visionaria passione del padre di far bere agli americani vini che non avessero nulla a che vedere con i vitigni francesi presenti in quasi tutto il territorio. 
La Spagna, il Portogallo ma anche l’Italia sono le sue muse ispiratrici, i loro vitigni hanno dato inzio alla sua visione grazie alla quale oggi dobbiamo dargli merito riconoscendo una delle aziende dell’Oregon più amate negli States. Nell’Umpqua, ad Abacela, c’è una primavera fresca, un'estate calda e asciutta ma non eccessivamente lunga, seguita da un autunno breve e fresco, queste condizioni climatiche fanno sì che nel calice si possa apprezzare l’essenza e l’espressione di un grande vino. 
La famiglia Jones ha creato ad hoc un laboratorio all’aperto nel quale sperimentare e costruire emozioni in bottiglia creando un’ampia vetrina di vini nella propria enoteca spaziando tra vitigni di origine spagnola, francese, italiana e portoghese. 
Vini in degustazione:

•    “Alegrìa” Albariño Sparkling 2023 – Umpqua Valley
•    Tinta Amarela 2021 – Umpqua Valley
•    Grenache Rosa 2023 - Umpqua Valley
•    Dolcetto 2020 - Umpqua Valley
•    Port 2017- Umpqua Valley
•    Towny Port 10yr  - Umpqua Valley
•    Tempranillo 2021 - Umpqua Valley
•    Malebec Riserva 2020 - Umpqua Valley
•    Moscato 2023 - Umpqua Valley
•    Graciano 2020 - Umpqua Valley
•    Albariño 2023 - Umpqua Valley
 

Scendendo in California abbiamo incontrato nuovi, seppur simili ai precedenti, paesaggi, mastodontici laghi e immensi canyon scavati dai venti. La struggente visione di colline e montagne a perdita d’occhio arse dalle fiamme ha lasciato nei nostri cuori una sensazione di profondo dispiacere. Si alternano colate basaltiche a terre rosse, campi dorati a piccole macchie di verde, pettinatissime vigne e aziende vinicole dall’elegantissima architettura stile “chateau” francese. Le temperature nello stato della California nelle zone vitivinicole, grazie alla vicinanza dell’Oceano e delle catene montuose, normalmente oscillano, nei periodi di sviluppo e raccolta delle uve, tra i 10°C e i 28°C, anche se negli ultimi anni si sono verificate situazioni estreme.

Giunti in Napa Valley abbiamo notato un’eccezione, alcune delle più “vecchie” vigne, quelle risalenti ai primissimi vigneti degli anni '70, che dimorano a fondo valle, erano sprovviste di impianto d’irrigazione. La costante di tutte le vigne dello stato di Washington, Oregon e California è l’irrigazione su tutti i campi. L’uso dell’acqua è stato per noi un elemento di grande riflessione immaginando quel che succederà anche nel nostro “Bel Paese” con l’avanzare del global warming. Le condizioni climatiche con estremi picchi di alte temperature a cui sono sottoposte le vigne statunitensi ricordano molto gli scenari delle terre di alcune nostre regioni vitivinicole. Probabilmente un futuro non molto lontano ci consentirà di vedere dei filari molto simili a quelli osservati negli States. 
 

La prima tappa californiana è da Freemark Abbey Winery a St. Helena nella Napa Valley. È una vera e propria azienda-atelier, raffinata e accogliente. La grandissima preparazione del nostro affabile e simpaticissimo cicerone Pedro, ci ha condotto alla conoscenza del territorio tramite un racconto emozionale dei tanti vini in degustazione. La selezione dei vini assaggiati è stata di altissimo livello, resteranno impressi nella nostra mente per il loro carattere elegante e complessità gustativa. Nulla da invidiare ai più blasonati vini di Bordeaux.
Vini in degustazione: 

•    Sauvignon Blanc 2023 - Napa Valley
•    Viognier 2022 - Napa Valley
•    Chardonnay 2022 - Napa Valley
•    Chardonnay 2020 Howell Mountain, Napa Valley
•    Merlot Bosché 2019 - Rutherford, Napa Valley
•    Malbec 2019 - Napa Valley
•    Ted’s Blend - Rutherford, Napa Valley
•    Restoration 2019 - Napa Valley
•    Cabernet Sauvignon 2019 - Rutherford, Napa Valley
•    Cabernet Sauvignon 2019 - Oakwille, Napa Valley
•    Cabernet Bosché 2019 - Rutherford, Napa Valley
•    Sycamore Vineyard Cabernet Sauvignon - Rutherford, Napa Valley
 

Hunter Glenn probabilmente ci ha omaggiato della più bella visita nel cuore della Napa Valley. È un’azienda a conduzione familiare, accogliente e a misura d’uomo, gestita da Ellene e dai suoi figli Caroline, la mente, e Jeffrey Jr., wine maker e braccio dell’azienda. Ad accoglierci la dolcissima Caroline, nonostante la sua avanzata gravidanza, ci ha ospitato senza esitare e guidato in un tour che ci ha fatto emozionare con i suoi racconti di vita, la storia aziendale e per ultimo con la poliedrica selezione dei suoi autentici e straordinari vini, degustati in uno scenario mozzafiato.  
Vini in degustazione:

Rosé Wine 2023 - Napa Valley
HG 2021 Red Wine - Napa Valley
Merlot 2019 - Napa Valley
Cabernet Franc 2021 – Napa Valley
Cabernet Sauvignon 2021 – Napa Valley
Sauvignon Blanc 2021 – Napa Valley

L’avventura enologica di Kendall-Jackson Wine Estate & Garden nella contea di Sonoma è iniziata nel 1982. I vigneti si trovano tutti nella zona costiera a nord e sud di San Francisco e godono di climi estremamente freschi. La visita ci ha regalato un meraviglioso esperimento di pairing cibo-vino in una cornice di eleganza e ricercatezza. La loro visione di Chardonnay riflette appieno il gusto americano risultando tra i primi posti delle vendite nel mercato del Paese. Maniacale la selezione della materia prima da parte dello chef, tra carni scelte, verdure biologiche coltivate nella tenuta e prodotti di nicchia reperiti da piccoli produttori di zona; travolgente l’esperienza di degustazione dei vini che ha ispirato un suadente viaggio sensoriale.
Vini in degustazione:

•    “Camelot Highlands” Chardonnay 2022 - Santa Barbara County
•    “Outland Ridge” Pinot Noir 2022 - Mendocino County
•    Syrah 2022 - Santa Barbara County
•    Poet’s Peak” Cabernet Sauvignon 2021 – Sonoma County
•    Late Harvest Chardonnay Grand Reserve 2022 – Monterey County
 

Arnot Roberts di Nathan Roberts e Duncan Arnot-Meyer ha sede a Sonoma.
La nonna di Nathan, moglie di Robert Mondavi, è l’autrice del disegno della pianta di Fuxia in etichetta su quasi tutte le bottiglie della ricca vetrina di vini. La nostra guida in cantina è stata Caitlin Quinn, assistente enologa dell’azienda, la quale ci ha mostrato e raccontato dei processi di produzione e della visione dei vini del territorio. Delle tante bottiglie degustate abbiamo anche provato una versione di Falanghina, Trousseau, Touriga Nacional e Ribolla Gialla coltivate nella zona del Russian River Valley. Vini frastornanti, autentici, interiori, fuori dagli schemi e che racchiudono in sé il forte carattere di chi li produce. Complessità e territorio si riassumono al sorso.
Vini in degustazione:

•    Rosé 2023 - Healdsburg
•    Chardonnay 2023 - Watson Ranch, Napa Valley
•    Ribolla Gialla 2023 - Bengier Vineyard, Napa Valley
•    Falanghina 2023 - Russian River Valley
•    Trousseau 2023 - North Coast California
•    Gamay Noir  2023 - El Dorado
•    Syrah 2023 - Sonoma County
•    California Red Wine 2022 - Healdsburg
•    Zinfandel 2023 - Kirschemenmann Vinyard
 

Cruse Wine nella soleggiata Petaluma ci ha accolto durante la vendemmia, in un immenso capannone sito in una zona industriale dove custodiscono laboratori, cantina e bottaia. Nonostante la criticità del suo importantissimo momento produttivo, Michael Cruse ci ha regalato un incredibile racconto e un’esperienza di degustazione di vini fermi e sparkling wine con tanto di dégorgement à la volée. Le bellissime etichette delle bottiglie sono una combinazione di ribellione tra elementi classici e vernice che si ispirano ai graffiti. Nei suoi vini vi è la stessa interpretazione ribelle, la stessa forza ed energia che apprezzano coloro che vogliono allontanarsi dalla classicità stereotipata e bere qualcosa di unico e stimolante. In una conduzione vitivinicola tra il biodinamico e naturale, la tipicità del vino in bottiglia, sottolinea Michael, quasi a volerci ricordarci le parole di David Adelsheim, non è quella del vitigno, è quella di ogni singolo pezzetto di terra californiano sul quale ogni singola vite cresce.
Vini in degustazione: 

•    Valdiuié 2019 - Healdsburg
•    Tannat 2018 - Mendocino
•    Syrah 2016 - Sonoma County
•    Cruse Tradition Rosé 2019 Sparkling Wine - California
•    Cruse Wine C°_ Blanc de Noir 2016 – Mendocino
 

Shared Notes a Sonoma, nella Russian River Valley, di Jeff  Pisoni e della moglie colombiana Bibiana Gonzalez, eletta “Winemaker dell’anno” dal San Francisco Chronicle nel 2022, è stata la nostra ultima visita, senz’altro non come importanza.
Infatti potremmo dire che “abbiamo chiuso con il botto”, è stata un’esperienza incredibile, che ha segnato l’intera avventura a stelle e strisce. 
Quello di Bibiana e Jeff è stato un progetto visionario, azzardato, spavaldo e per certi versi utopistico: produrre un vino bianco ispirato al match tra Bordeaux e Valle della Loira, i cui vitigni di riferimento sono Sémillon e Sauvignon Blanc. La storia ci insegna sempre che non esistono limiti, confini o verità assolute, quando si incontrano persone con questa energia positiva, carisma ed enfasi il risultato non può che essere un’esperienza unica. Già dalla prima annata prodotta, la 2012, i vini hanno segnato un nuovo punto di arrivo nell’asticella della qualità in senso assoluto, rimarcando un’eleganza, una complessità e piacevolezza di beva di straordinaria magnificenza. Il resto è solo cronaca di un successo dopo l’altro, con tanti riconoscimenti presso acclamate piazze di degustazione che puntualmente scambiano i vini di Bibiana per le più grandi etichette Ligérien.
L’azienda oltre al vino si impegna nel reperire chicchi di caffè monorigine colombiani, lavorarli, tostarli e distribuirli in base a preferenze e necessità di ogni singolo cliente o ristoratore.
Vini in degustazione: 

•    Les Leçons del Maîtres 2023 - Russian River
•    Les Leçons del Maîtres 2017 - Russian River
•    Les Leçons del Maîtres 2012 - Russian River
•    Les Pierres Qui Décient 2023 - Russian River
•    Les Pierres Qui Décient 2017 - Russian River
•    Les Pierres Qui Décient 2012 - Russian River

Siamo rientrati nel nostro amato paese arricchiti di un’esperienza che va ben oltre il racconto, certi che si possa traslare il concetto del sogno americano associandolo in senso lato alla vigna e convinti che il vino negli States sia inserito di diritto nel firmamento enologico internazionale.

Edoardo Campisi

Antonio Longo