Sono trascorsi oltre 120 anni da quando ai piedi della malfamata collina di Montmartre venne inaugurato il Moulin Rouge. Tra insegne luminose, balli scatenati, frizzanti spettacoli di varietà e coreografie bizzarre, Parigi interpretava la vita notturna più sfrenata del pianeta. I café-chantant, i cabaret e i caffè-concerto divengono luoghi di evasione, sogno e anticonformismo. L’evoluzione del costume passa per Montmartre - la collina sacra a San Denis - che si trasforma da austero luogo di culto a scena di entusiasmanti svaghi, in una Francia controversa dove si respira aria di grandeur, ed è ancora vivo il ricordo della Rivoluzione e della Restaurazione. A cento anni dal Regime del Terrore gli ideali di “Liberté, Égalité, Fraternité” sono stati attuati solo in parte, molti sono i malumori che affliggono la società francese, ma nulla riesce a placare la diffusa tendenza popolare all’evasione dal grigiore della routine quotidiana e la voglia di svaghi e di dissacrazione dei tabù borghesi. La Belle Époque imperversa, rivoluziona il modo di vivere e caratterizza la vita notturna parigina ritratta nelle opere degli artisti che ne diffondono gli aspetti più significativi; è il trionfo del manifesto, della pittura di Toulouse-Lautrec o dei grandi illustratori come Jules Chéret. È proprio quest’ultimo a portare la litografia alla sua massima espressività, unendo la bellezza delle immagini femminili di Jean-Honoré Fragonard allo stralucente cromatismo di Giambattista Tiepolo: le giovani donne di Chéret sono delle bambole irresistibili dalla carnagione rosea, sguardi gioviali, corpi sapientemente valorizzati, movenze maliziose. La donna Chéret strega i passanti, accarezza i loro sogni trasgressivi, suggerendo modi e comportamenti, come la splendida Dame che reclamizza il ristorante Taverne Olympia dove la cucina e l’orchestre de dames va avanti tutta la notte e i brindisi si fanno a suon di Champagne Cordon Rouge.
La Maison è stata resa celebre da Georges Hermann Mumm figlio del fondatore d’azienda, che ebbe l’intuizione nel 1876 di registrare il nome Cordon Rouge, riportando sull’etichetta del suo Champagne un nastro rosso a richiamare quello della Légion d’honneur, la più alta onorificenza francese insignita per i più eminenti meriti militari o civili prestati alla Nazione. Il segno distintivo di pregevolezza incarna lo spirito della casa, oggi in grande spolvero e tra i marchi più rappresentativi del gruppo Pernod-Ricard.
Champagne Cordon Rouge Millésimé 2006
Pinot Noir 64%, Chardonnay 36% - 12,5% - € 40
Paglierino brillante dal perlage insistente, racchiuso in generosa spuma. Naso splendidamente fruttato, di mela golden e litchi, albicocca e miele su una generosa nota di frutta secca e noci caramellate. Inaspettatamente energico al gusto, è teso e al contempo generoso nella morbidezza, puntellato di intriganti accenti minerali. Il finale riverbera lo stile della Maison, elegante e pieno, assolutamente duraturo. Maturato almeno 5 anni sulle fecce fini prima della sboccatura. Delizioso su ravioli di scampi con spugnole in salsa d’ostriche Belon.
G.H. Mumm
34 Rue du Champ de Mars, 51100 Reims, Francia
Tel. +33 326 495970
www.ghmumm.com
ghmumm@pernod-ricard.com