Come ha osservato lo storico Tom Marshall, quando molte persone corrono nella stessa direzione bisogna porsi due domande: dietro cosa stanno correndo e da che cosa stanno scappando. Molti appassionati di vino, non tutti s’intende, stanno correndo o meglio rincorrendo l’idea dell’aspetto salutistico della bevanda che più amano (prodotti naturali, più o meno naturali, semi-naturali e/o biodinamici), o possono inseguire semplicemente l’idea di far parte di una maniera del bere che va tanto di moda oggi, o ancora possono rincorrere quella che apparentemente sembra la via più confortevole ad un bere consapevole. Ma ciò non toglie che spesso si stanno anche allontanando da un concetto di vino di qualità e paradossalmente fuggendo dall’aspetto che molto ci sta a cuore, quello dell’edonismo, ricolmando le loro insicurezze salutiste, insidiosamente abbagliati da convincenti racconti di produttori che all’occorrenza si sono trasformati in esperti di marketing. È buffo pensare che tanta ostentata sicurezza nell’essere convinti di degustare soltanto prodotti naturali, conduca al clamoroso paradosso di “ruotare” un bicchiere che al suo interno possa ospitare un surrogato del tanto amato Vino: un liquido di colore spesso ambiguo e ancor più spesso ricolmo di pessimi odori. Non stiamo certo prestando il fianco a critiche smodate, lungi da noi parlare di generalizzazioni, né tanto meno di approssimate concettualizzazioni, sono i fatti quelli che contano e che ci fanno pensare a degustazioni imbarazzanti in cui i fan dei vini naturali si sono più di una volta trovati a dover giustificare l’ingiustificabile.
Questa premessa ci introduce per contro una realtà produttiva, la Poderi San Lazzaro, che ha fatto del biologico il proprio credo sin dal principio e non, come spesso curiosamente accade, quando la cosa è esplosa come fenomeno di tendenza. Nata nel 2003 dall’amore per la campagna di Paolo Capriotti ed Elisetta Carosi, l’azienda marchigiana è a mezza strada tra Offida e Castorano e le vigne e la cantina a filaretto guardano spettacolosi calanchi che disegnano un paesaggio particolarissimo. La geologia del luogo ha aiutato nella produzione: qui i vini oltre ad essere sinceramente biologici, sono anche rigorosamente legati al terroir e orientati alla qualità.
GRIFOLA 2011
Rosso Igt - Montepulciano 100% - Gr. 14% - € 18
Rubino inchiostrato, di estrema consistenza. Bagaglio olfattivo dal temperamento indomito, caratterizzato da insistenti sensazioni di frutta sottospirito e di visciole mature, avvolte da toni di erbe aromatiche, tocchi minerali e pennellate di spezie scure. Massa tannica ben gestita e freschezza appagante in una ricca struttura. Lungo il finale, su toni di frutta rossa. Maturazione per 24 mesi in barrique di rovere francese e un anno di affinamento in bottiglia. Ottimo su cinghiale arrosto al Montepulciano.
Poderi San Lazzaro
Contrada San Lazzaro, 88
63073 Offida (AP)
Tel. 335 8252640
www.poderisanlazzaro.it
info@poderisanlazzaro.it