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I cru di Montefalco
Pubblicato il 25/09/2015
Fotografia

Ancor prima che nell’estrema qualità dei vini - che è indubbiamente la più riconosciuta e avvalorata dell’intera regione - il quid pluris del Sagrantino di Montefalco è nella felice e non replicabile ubicazione del suo territorio. L’areale si sviluppa tra Montefalco, e parte dei comuni di Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo, nella valle sovrastata dai Monti Martani, che guarda orgogliosa le città di Spoleto, Foligno, Trevi, Spello e Assisi. Montefalco è stata costruita dagli antichi cosicché tutte le strade portassero alla suggestiva piazza comunale, con un centro urbano dove in passato si praticava la viticoltura anche all’interno delle mura cittadine. Le più antiche fonti storiche riferiscono di un mosto d’uva Sagrantina ordinato da Guglielmo e da sua moglie Stella, mercanti di Trevi, già nel 1549, avendo riconosciuto la singolarità del vino che se ne traeva, frutto della lavorazione di uve diffuse in zona dai numerosi seguaci di San Francesco d’Assisi, giunti in Umbria per condurre vita di espiazione. Quella di Guglielmo da Trevi non è che la prima celebrazione di un vino quasi scomparso negli anni Sessanta e recuperato grazie alla perseveranza di un manipolo di vignaioli che hanno ottenuto nel 1979 il riconoscimento della DOC, e nel 1992 la consacrazione enologica con la Docg.

Tra le famiglie storiche produttrici di zona i Tabarrini, che possono attingere uve da una molteplicità di appezzamenti di proprietà posti in rinomati terroir tra Madonna della Stella e Montefalco, lavorando con logica da cru, attraverso un indirizzo vitivinicolo ben preciso che tiene conto di tutte le combinazioni possibili tra microclima e suolo.

Montefalco Sagrantino Campo Alla Cerqua 2010
Rosso Docg - Sagrantino 100% - Gr. 15,5% - € 35
Veste rubino cupo, sfumata a bordo calice. Si innalzano sensazioni purissime di frutti selvatici, toni di cacao, canfora, grafite, liquirizia, radici e netti toni di tabacco. Bocca assolutamente completa, dall’incipit gustativo impetuoso, ritmata da massa tannica vellutata e rallegrante componente fresco-sapida. Finale esteso e rispondente, con chiosa su toni di spezie dolci. Impianto posto a 420 metri di altitudine, su terreno limoso, argilloso, con buona presenza di ciottoli di fiume, perfettamente esposto a sud-est. Vinificato in vasche d’acciaio inox, maturato per 36 mesi in botti grandi. Un campione dal sensazionale potenziale evolutivo, da gustare su lombatina d’agnello alle erbe con spugnole e mirtilli.

Tabarrini
Frazione Turrita 
06036 Montefalco (PG) 
Tel. 0742 379351
www.tabarrini.com
info@tabarrini.com

 

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