Con i suoi vini dolci il Roussillon ha a lungo beneficiato dell’ingente domanda da parte della vicina Spagna. Fiera della sua identità catalana, la regione ha grande fascino e propone all’appassionato visitatore tre aree vinicole, con quella di Collioure e Banyuls-sur-Mer posta nei Pirenei orientali, a fare da spartiacque con il vicino confine spagnolo. Con la sua chiesa fortificata che si erge imponente dinnanzi al mare, il piccolo porto dove sono attraccate pittoresche imbarcazioni tradizionali, squisiti filetti di acciughe sottolio e un percorso d’arte che riporta al Fauvismo di Henri Matisse, Collioure merita una sosta prolungata. La denominazione omonima conta poco più di 500 ettari, il cui territorio di produzione si sovrappone a quello della Aoc Banyuls, nota per i vini dolci fortificati, e si sviluppa su terrazze ad anfiteatro poste a ridosso del mare che sfiorano i 400 metri di altezza, la cui architettura si basa su muretti a secco e canali verticali di drenaggio per il passaggio dell’acqua, già introdotti in epoca medievale dai Templari. Il clima mediterraneo e i venti che spirano sulle vigne coltivate ad alberello creano condizioni ideali per la viticoltura, il cui limite risiede nell’impossibilità di utilizzare sistemi meccanizzati per la lavorazione degli impianti, come pure di adottare un regime di coltura biologica che implicherebbe l’uso di macchine agricole per il diserbamento.
Con sede nell’affascinante stazione balneare di Banyuls-sur-Mer, la più meridionale della Francia, Domaine Saint Sébastien ha una storia pressoché recente e un team capitanato dal giovane Romuald Peronne, le cui idee ferree e l’incarnato del volto gli danno l’aria di essere un vigneron d’altri tempi. Su vecchie vigne terrazzate principalmente di varietà Grenache, poste su terreni impervi di natura scistosa, si concretizza il lavoro agricolo, con l’obiettivo di dar corso a vini di grande qualità, mantenendo in vita una zona viticola che poco più di una ventina d’anni fa appariva ineluttabilmente destinata a tramontare sotto i colpi dell’incontrollata speculazione edilizia. Nella linea Empreintes (Impronte), che vuole essere il più fedele possibile al terroir col solo uso dell’acciaio in cantina, spicca il bianco, esempio calzante di come la giovane denominazione – l’Aoc Collioure Blanc è stata approvata appena nel 2002 - sia in grado di manifestare vini profondi e di grande valore organolettico.
Collioure Blanc Empreintes 2014
Bianco Aoc - Grenache Gris 80%, Grenache Blanc 10%, Vermentino 10% - 14% - € 13
Manto paglierino dai bagliori verdolini, consistente. Energica e mediterranea l’impronta olfattiva diretta da intense note di pesca e ribes giallo, che presto lasciano il campo a note di cerfoglio, sprazzi di acacia, fine mineralità. Sorso complesso, dalla carica alcolica esuberante: ha incipit soave, impreziosito da squillante sapidità e fresca acidità, intriso in chiusura di ritorni aromatici di estrazione minerale. Vinificato e maturato 6 mesi in vasche di acciaio inox. Da sposare a tapas ai filetti di acciughe, irresistibili monoporzioni di pane casareccio tostato, condite con passata di pomodoro e acciughe sotto sale.
Da evidenziare che tutta la gamma dei vini di casa è tappata con tappi dell’azienda francese Diam, prodotti con uno scrupoloso procedimento di purificazione del sughero, brevetto unico al mondo, che consente al vino di mantenere integre le proprie caratteristiche organolettiche per l’intera permanenza in bottiglia.
Domaine Saint Sébastien
10 av du Fontaulé
66650, Banyuls-sur-Mer (France)
Tel. +33 (0)468 883014
www.domaine-st-sebastien.com
contact@domaine-st-sebastien.com
Diam
Tel. 334 6273808
www.diam-sugheri.com
jeanluc.ribot@wanadoo.fr