Bibenda
Bibenda, per rendere più seducenti la cultura e l’immagine del vino.
Visualizza tutte le notizie
L’Emozione non ha voce
Pubblicato il 12/02/2016
Fotografia

Un invito da parte di un caro amico, una serata semplice tra poche persone semplici, vere e schiette, davanti a un buon vino. Se però l’amico si chiama Giulio Salvioni e il buon vino corrisponde a tutte le 26 annate del suo Brunello di Montalcino, la serata assume l’aspetto di un evento storico e irripetibile.
Giulio e la sua famiglia sono vignaioli radicati sulla propria terra, che da trent’anni hanno preso coscienza di possedere uno degli appezzamenti viticoli più prestigiosi non solo di Montalcino, ma dell’Italia intera.

L’intuizione fu di Attilio Pagli, enologo serio e capace, scevro da protagonismi, e straordinario conoscitore di quell’uva-camaleonte che si chiama Sangiovese. Assaggiò una microvinificazione di Giulio della pessima annata 1984, e gridò al miracolo. La piccola Cerbaiola, all’epoca un ettaro e mezzo, poteva diventare il nuovo Eden del Brunello.


Nel rimandare a un altro articolo con la descrizione completa della degustazione di tutte le annate, che apparirà presto su Bibenda, posso anticipare che gli assaggi hanno evidenziato e valorizzato le due grandi peculiarità del bicchiere Salvioni: una costanza qualitativa senza pari (nessun vino sotto la soglia dell’eccellenza), e soprattutto la capacità di emergere nelle annate considerate mediocri o interlocutorie, quali 1987 e 1989, vini oggi non solo perfettamente integri, ma veri e propri paradigmi di eleganza e, a dispetto dei quasi trent’anni di età, tutti pienamente proiettati in un futuro dalle dimensioni temporali inimmaginabili.

Giulio e la sua splendida compagna di vita, Mirella, con i loro figli Alessia e David desideravano da tempo dare corpo alla verticale rappresentativa della loro storia. Hanno voluto condividere con i pochi amici di una vita, quelli che hanno creduto in loro fin dagli albori dell’avventura aziendale, un evento che avrebbe potuto meritare la ribalta di un hotel extra-lusso di Londra, al cospetto di una giuria internazionale. Un segnale di sobrietà e di verità in un settore, quello della comunicazione del vino, nel quale le smanie di protagonismo, le invidie e le graduatorie da guerra dei poveri rischiano di snaturare l’essenza di ciò che la più straordinaria bevanda della storia dell’uomo deve rappresentare: un elemento di congiunzione tra l’uomo e la terra che possa regalarci emozioni vere, intime e indelebili.

 

Salvioni
Piazza Cavour, 19
53024 Montalcino SI
Tel. 0577 848499
info@aziendasalvioni.com
www.aziendasalvioni.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA