La provincia di Cuneo è cuore pulsante dell’Italia del vino, pervasa di vigne e di uve autoctone, mosaico di microterroir assolutamente differenti tra loro. Spesso però il grande pubblico tende a identificare la “Granda” esclusivamente con le Langhe e a quello straordinario e blasonato fazzoletto di colline scoscese disposte tra Barolo e Barbaresco, alla destra del fiume Tanaro. Interessantissime sorprese si celano nell’area delle “rive gauche”, locata a ovest di Alba e confinante a sud con le terre del Barolo, che si estrinseca nelle dolci e seducenti colline del Roero. È un’area di plurisecolare vocazione vitivinicola, e pochi sanno che la più antica tradizione di allevamento e vinificazione di due vitigni-cardine dell’enologia Piemontese, il Moscato e il Nebbiolo, traggono le proprie radici nello splendido costone compreso tra Santa Vittoria d’Alba (nella foto), Monticello, Castellinaldo e Santo Stefano. Il vino atto al consumo quotidiano, quello da comprare in damigiana e da imbottigliare in casa lo si veniva a prendere qui, nelle gite domenicali fatte di scampagnate in mezzo alle vigne e di “merende sinoire” sotto i pergolati. Oggi il Roero, pur nel mantenimento di un carattere orgogliosamente contadino, sta lentamente tentando di conquistare il proprio sacrosanto spazio nell’olimpo della qualità e della fama internazionale. Ed è bello trovare aziende in grado di coniugare sapienza tecnica e desiderio di innovazione alla conservazione ed esaltazione della tipicità, che qui significa soprattutto bevibilità e piacevolezza, anche quando entrano in gioco le naturali austerità del Nebbiolo. È un’area nella quale è ancora possibile trovare prodotti di eccellenza a prezzi commoventi. È il caso dei vini dei fratelli Rabino a Santa Vittoria, azienda, già di proprietà dei Savoia, oggi mirabilmente condotta da Andrea Rabino e dalla moglie Annalisa. Le varietà coltivate e vinificate sono le più tipiche dell’area: Moscato, Arneis, Nebbiolo, Favorita, Barbera. Tutte vinificate e imbottigliate separatamente, con in più, in aderenza ai dettami e alla tradizione della denominazione Roero, l’assemblaggio tra Nebbiolo e Arneis. Tutti i vini sono caratterizzati da estrema pulizia e immediatezza di beva, con le punte di diamante, a mio avviso, costituite dal Moscato, nella versione frizzante naturale, assoluto campione di equilibrio tra zuccheri e acidità, e dal Nebbiolo in purezza, complesso eppur di facile comprensione, dal tannino magistralmente maturo e levigato: rispetto al suo cugino langarolo, è l’“altro” Nebbiolo, quello che si esprime schiettamente sin dal proprio nascere, senza necessità di attendere lunghi anni per essere apprezzato. Nei vostri giri da brivido tra i nomi leggendari del Barolo e del Barbaresco, concedetevi uno sconfinamento a ovest e fermatevi da Rabino: con pochi euro riuscirete ad accaparrarvi un piccolo angolo di paradiso sensoriale nella più autentica terra del vino italiano.
Fratelli Rabino
Santa Vittoria d’Alba (CN)
Tel. 0172 478045
www.fratellirabino.com